La cassaforte elettronica non risponde, come la apro? (Parte 1)

Tanti sono i vantaggi che derivano dall’uso di una cassaforte elettronica, che consente di mettere al sicuro diversi oggetti di valore, dai gioielli di famiglia ai dispositivi portatili. Talvolta, capita che questi sistemi di sicurezza tanto utili presentino inconvenienti che non consentono di aprire e chiudere la cassaforte come di consueto.

Può trattarsi di un difetto di fabbrica, un malfunzionamento che richiede l’assistenza di un professionista o, molto più comunemente, che le pile si siano esaurite. In alcuni casi, nelle versioni che la prevedono, può essere stata smarrita anche la chiave d’emergenza.

Di seguito, cerchiamo di dare risposta alle due problematiche più ricorrenti che ci vengono sottoposte:

1. LE PILE SI SONO ESAURITE
Nonostante tutti i modelli di casseforti elettroniche di qualità prevedano segnali visivi ed acustici che avvisano per tempo della progressiva scarica delle batterie (mentre in molti modelli economici di importazione i segnali spesso compaiono a batterie praticamente esaurite) può capitare che non ci si ricordi o non si abbia l’occasione di sostituirle prima che la cassaforte non sia più apribile con il codice.

Il vano pile può trovarsi all’esterno (opzione sconsigliata per ragioni di sicurezza) o, più comunemente, all’interno dello sportello.

Nelle versioni predisposte per l’alimentazione esterna, l’apertura di emergenza si effettua solitamente con una pila da 9 Volt (o con un pacco batterie collegabile alla tastiera con uno spinotto) che, appoggiata sui contatti posti sulla tastiera, trasmette alla cassaforte la carica sufficiente per digitare il codice, aprirla e poi sostituire le batterie interne.

Apertura di emergenza con pila 9 Volt
Apertura di emergenza con pila 9 Volt
Se non fossero presenti contatti esterni sulla tastiera invece, sarà necessario utilizzare la chiave d’emergenza fornita in dotazione con la cassaforte, per aprire lo sportello e sostituire le pile. Inserite le nuove pile sarà nuovamente possibile introdurre il codice di sicurezza per aprirla, in caso invece di mancata risposta elettronica, suggeriamo di contattare l’assistenza della casa produttrice per risolvere l’eventuale malfunzionamento.

Apertura di emergenza con chiave d’emergenza
Apertura con chiave d’emergenza
2. LE PILE SI SONO ESAURITE, NON SONO PRESENTI CONTATTI ESTERNI E LA CHIAVE DI EMERGENZA È STATA SMARRITA
Si tratta purtroppo di un caso comune: se la chiave d’emergenza viene smarrita, le pile sono esaurite e la tastiera non dà alcun segnale di vita, ecco che aprire la cassaforte o sostituire le pile rappresenta un problema.

In questi casi, è possibile verificare se nella nota d’installazione fornita insieme alla cassaforte (o nella carta di proprietà fornita insieme alle chiavi di emergenza) esiste un codice per la duplicazione della chiave da comunicare alla casa madre.

Molte casseforti elettroniche Viro ad esempio, sono infatti dotate di chiave di emergenza con profilo a duplicazione controllata: ciò significa che, grazie al codice stampato, secondo i diversi modelli, o sulla carta di proprietà fornita in busta sigillata insieme alle chiavi di emergenza, o sulle note di installazione, sarà possibile, rivolgendosi al rivenditore presso cui è stata acquistata la cassaforte e fornendo le proprie generalità, richiedere all’azienda uno o più duplicati della chiave smarrita.

Carta-proprietà-codice-duplicazione-chiave-d’emergenza
Carta di proprietà con codice per
la duplicazione della chiave d’emergenza
Purtroppo, non tutti i modelli sul mercato dispongono di tale codice e pertanto non sempre questa soluzione è possibile. Se il modello in vostro possesso dovesse essere tra quelli non forniti di tale codice, l’unica soluzione è quella di mettersi in contatto con un professionista esperto di casseforti in grado di forzare e aprire la cassaforte per recuperare il materiale custodito al suo interno. Normalmente ogni azienda produttrice di casseforti di qualità ha la propria rete assistenza sul territorio cui potersi rivolgere in questi casi.